L’enorme sviluppo delle conoscenze biologiche nelle malattie del sangue e degli organi emopoietici ha consentito di identificare nuove strategie terapeutiche, sempre più mirate contro bersagli specifici di una o più forme patologiche. Nel contempo, la diagnostica morfologica, immunofenotipica, citogenetica e molecolare, momento essenziale per lo sviluppo del concetto di medicina di precisione, ha ricevuto un impulso straordinario, che ha portato ad una profonda revisione dei concetti classificativi delle malattie del sangue.
In questo contesto, altamente specialistico ed in rapida trasformazione, si iscrive l‘iniziativa HEMATOLOGY PASSPORT, progetto formativo a proiezione quadriennale (durata della specialità oggi in Italia) proposto dal Collegio dei Professori Ordinari di Ematologia delle Università Italiane con l’endorsement dell’EHA e con il patrocinio di SIE, SIES e GITMO.
Il progetto vuole offrire al medico specializzando e ai giovani specialisti un’occasione di incontro interattivo con gli esperti che dovranno presentare quanto è oggi consolidato e “good clinical practice”, in un mix di laboratorio e clinica di un’Ematologia sempre più guidata dalla biologia.
Il programma recepisce dunque le indicazioni contenute nell’Hematology Curriculum della European Hematology Association (EHA), che definisce i criteri minimi europei per la formazione di un ematologo. L’Hematology Curriculum dell’EHA ha identificato le seguenti 8 sezioni didattiche: “Laboratory Diagnosis, Clinical Hematology: Benign Disorders, Clinical Hematology: Lymphoid Malignancies and Plasma Cell Disorders, Treatment of Hematological Disorders, Clinical Hematology: Myeloid Malignancies, Thrombosis and Hemostasis, Transfusion Medicine, General Skills”.
Il Prof. Foà presenta il progetto HEMATOLOGY PASSPORT insieme al Presidente dell’EHA John Gribben e all’Executive Director EHA Carin Smand. Il progetto infatti ha ricevuto l’endorsment ufficiale dall’European Hematology Association.